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Fascinus1

Fascino

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Scultura in ceramica artigianale, argilla gres smaltata, fotografia analogica, 2021

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Risalente all'antica Roma, prima dei giorni della medicina moderna, si credeva che il simbolo del fascinus proteggesse le persone dal malocchio e i vulnerabili dalle malattie. Nell'opera d'arte attuale, "Fascinus", Neema ritrae un mondo onirico autoesplorativo mettendo a nudo i suoi conflitti interiori fin dall'infanzia. Combattere la malattia e la febbre alta da bambino ha introdotto un'inconscia paura imminente della morte per malattia, eppure una visita a Roma ha impresso inconsapevolmente nella sua memoria questo simbolo di speranza e prosperità.

La candela allude alla paura del buio di Neema quando era bambina, per la quale teneva una candela accesa ogni notte in modo che il sonno potesse arrivare pacificamente a lei e la sua mente potesse essere a proprio agio. L'albero di limone riflette le radici italiane di Neema e il clima caldo e fruttifero del suolo meridionale.

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